CALCIO MONDIALI 2006 |
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INTRODUZIONE
Fin dalla prima edizione, datata 1930, i mondiali di
calcio hanno assunto un ruolo più ampio rispetto a
quello che compete di solito ad un evento sportivo. Oggi
il calcio è un business di proporzioni mondiali, e la
massima competizione per squadre nazionali è diventata
uno strumento di diffusione in aree meno coinvolte. Al
di là degli aspetti politico-economici, i veri
protagonisti dei mondiali sono rimasti i giocatori. Dal
1930 la competizione è stata teatro per i migliori
interpreti del calcio: da Schiaffino a Meazza, da Pelè a
Rivera, da Puskas a Di Stefano, da Maradona a Cruyff
fino ai giorni nostri ed ai guizzi di Ronaldo.
Sito Ufficiale:
http://fifaworldcup.yahoo.com |
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EVOLUZIONE Idee ed
allenatori sono stati alla base della rivoluzione
tattica, con il “catenaccio” che ha gettato il guanto di
sfida al “sistema” e le vecchie idee inglesi
ridicolizzate dall'evoluzione degli altri paesi. Parlare
di mondiali di calcio significa passare per momenti di
autentica leggenda sportiva, come il gol di Diego Maradona all'Inghilterra o l'irripetibile armata
olandese del “calcio totale”. |
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STATISTICHE
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IL MONDIALE DI GERMANIA 2006
La fase finale dei Mondiali 2006 è iniziata il 9
giugno 2006 ed è sono terminata il 9 luglio
2006, per un totale di 64 partite giocate. Nella
prima fase, quella a gironi, le 32 squadre erano
divise in 8 gruppi da 4 nazionali ciascuno. In
ciascun gruppo le gare disputate sono state 6,
per un totale di 48 partite della prima fase,
terminata il 23 giugno 2006. Le prime due
classificate di ogni gruppo si sono qualificate
per la fase a eliminazione diretta, iniziata il
24 giugno con gli ottavi di finale (16 squadre)
e proseguita con i quarti di finale (8 squadre),
le semifinali (4 squadre), e le due finali: la
finale per il terzo posto, giocata l'8 luglio, e
la finalissima del 9 luglio 2006.
La finalissima, giocata all'Olympiastadion di
Berlino, si è conclusa con la vittoria
dell'Italia sulla Francia per 5-3 dopo i
supplementari ed i calci di rigore, i tempi
regolamentari si erano conclusi con il risultato
di 1-1 ed il punteggio non si era sbloccato
durante i supplementari. Si è trattato della
prima finale mondiale con due squadre europee
dai Mondiali 1982, anch'essi vinti dall'Italia,
e la seconda finale mondiale decisa ai calci di
rigore, dopo quella dei Mondiali 1994, che
l'Italia perse contro il Brasile per 3-2 dopo
che i tempi regolamentari e i tempi
supplementari erano finiti con il risultato di
0-0.
La finale per il terzo posto è finita con la
vittoria della Germania, nazionale ospitante,
contro il Portogallo per 3-1. I tedeschi,
vincitori di tre Mondiali, si erano già
classificati al terzo posto ai Mondiali 1934 e
ai Mondiali 1970, mentre i portoghesi erano già
giunti tra le prime quattro nazionali, terzi ai
Mondiali 1966. Con l'accesso a questa finale la
Germania è diventata la nazionale con più
piazzamenti tra i primi quattro posti (undici
piazzamenti su diciotto edizioni), seguita dal
Brasile con dieci piazzamenti tra le prime
quattro, dall'Italia con otto, dalla Francia con
cinque, dall'Argentina, dalla Svezia e
dall'Uruguay con quattro, dall'Olanda con tre e
via via da tutte le altre.
Il torneo ha visto il ritorno al predominio
calcistico mondiale delle nazionali europee.
Infatti tutte e quattro le semifinaliste
provenivano dal "vecchio continente" (Germania,
Italia, Portogallo e Francia). La tendenza si
scontra con quella dei Mondiali 2002, nei quali
una nazionale nordamericana (Stati Uniti),
un'africana (Senegal) e un'asiatica (la
semifinalista Corea del Sud) erano avanzate
nella fase a eliminazione diretta e una
nazionale europea non delle più titolate
(Turchia) aveva raggiunto il terzo posto, unica
a rappresentare il calcio europeo insieme alla
Germania, sconfitta in finale dal Brasile.
Proprio il favorito Brasile, campione del mondo
in carica, è stato eliminato ai quarti di finale
dalla Francia, vittoriosa per 1-0. I transalpini
hanno ripetuto l'impresa di otto anni prima,
quando batterono i sudamericani per 3-0 nella
finale dei Mondiali 1998. La Italia ha sconfitto
in semifinale la Germania per 2-0 con due gol
nei minuti finali dei tempi supplementari. Anche
ai Mondiali 1970 gli azzurri avevano battuto i
tedeschi dopo i tempi supplementari nella
semifinale dei Mondiali.
Secondo la critica la vittoria dell'Italia è
stata raggiunta attraverso un gioco corale molto
organizzato, un'eccezionale forza fisica e, come
nella migliore tradizione italiana, una difesa
solidissima[1], che ha concesso soltanto un gol
su rigore e un autogol in sette partite. Un
altro fattore decisivo per il trionfo finale è
stata la capacità di non dipendere da un solo
giocatore, come conferma il fatto che i dodici
gol dell'Italia nel torneo sono stati segnati da
dieci calciatori diversi.
La Francia ha raggiunto la finale guidata da
Zinedine Zidane, alle sue ultime partite prima
dell'annunciato ritiro dall'attività agonistica.
Il capitano della Francia è stato giudicato
dalla FIFA Miglior Giocatore dei Mondiali,
sebbene nella finale sia stato espulso per un
netto fallo di reazione nei confronti del
difensore italiano Marco Materazzi.
Alle spalle di Zidane si sono classificati due
italiani: al secondo posto Fabio Cannavaro e al
terzo posto Andrea Pirlo. Per la prima volta
nella storia dei Mondiali i primi tre
classificati nella graduatoria dei migliori
calciatori del torneo non appartenevano a tre
squadre diverse.
Nella finale sono stati messi a segno due gol
nei primi venti minuti. Zinedine Zidane ha
trasformato un calcio di rigore al sesto minuto
di gioco; Marco Materazzi ha pareggiato per
l'Italia al diciannovesimo. Entrambe le squadre
hanno avuto buone occasioni per raddoppiare:
l'Italia con una traversa colpita da Luca Toni,
un gol sempre di Luca Toni ma annullato per
fuorigioco, e la Francia con un colpo di testa
di Zinedine Zidane parato da Gianluigi Buffon,
eletto Miglior portiere del Mondiale. Ai rigori
l'unico errore è stato quello dello juventino
David Trezeguet, che ha colpito la traversa al
secondo tiro dei francesi. I rigori italiani
sono stati realizzati nell'ordine da Andrea
Pirlo, Marco Materazzi, Daniele De Rossi,
Alessandro Del Piero e Fabio Grosso; quelli
francesi da Sylvain Wiltord, Eric Abidal e Willy
Sagnol.
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