Ricetta Ribollita
Numero ricetta :DBR00006305
PREPARAZIONE: Lessare i fagioli (se non si fanno rinvenire ci vogliono 2-3 ore importante in acqua che bolle appena e non troppa con 2 spicchi d’aglio un rametto di salvia e un ’c’ (mezzo giro alla toscana) d’olio d’oliva sale. Nel frattempo pulire il cavolo nero e mondarlo eliminando le coste centrali dure. tagliare le foglie a pezzetti insieme al cavolo verzotto tagliare a fettine le zucchine. Frullare insieme 3 spicchi d’ aglio mezza cipolla 4-5 foglie di salvia le foglie di una rametto di rosmarino 3 peperoncini 2 dadi di verdura e/o di funghi ed un po’ d’acqua Fare un battuto con la cipolla e gli odori freschi e porlo in una pentola ampia a soffriggere con parecchio olio dopo avervi messo per un minuto le verdure del punto b (il fondo della pentola deve essere ben coperto di rigore l’olio d’oliva extra-vergine guai a voi se usate l’olio di semi!) cuocere per 3 minuti a fuoco vivo quasi attaccando. Aggiungere i cavoli abbassare il fuoco coprire rigirando di tanto in tanto per 10-15 minuti. Aggiungere i pelati girare coprire aspettare 10 minuti. Passare i fagioli gli agli le foglie di salvia in maniera da avere una pappina molto liquida lasciandosene da parte circa un terzo aggiungerlo nella pentola se necessario allungando con la broda dei fagioli stessi ed aggiustare di sale se necessario. Aspettare circa 30 minuti. Tagliare il pane a fette di circa 1 cm di spessore metterlo in una ampia terrina o tegame con il fondo coperto d’olio bagnare con il brodo di verdura aggiungendo i fagioli tenuti da parte. Aggiungere un altro strato di pane poi ancora il brodo e così via in modo da coprire il tutto con le verdure. Tenere da parte un po’ di brodo per evitare che il tutto sia troppo asciutto una volta che il pane abbia tirato. Lasciare freddare. Mettere in frigo (coperta!) per un giorno. A questo punto vi chiederete: ma perché si chiama ’ribollita’? Beh il colpo di genio dei nonni sta tutto qua nel lasciare riposare quella che tutto considerato è una minestra di pane per un giorno o almeno alcune ore. 9)Ora comincia il bello. Il giorno dopo (va be’ anche tre o quattro ore dopo...) riprendere il tutto e mettere su un fuoco moderato rigirando di continuo fino a che non si ha un ’blob’ abbastanza omogeneo(qui si deve andare a preferenze..io preferisco non arrivare allo stadio omogeneizzato ma altri MOLTO più competenti non concordano..). Finito? Dipende...se uno è amante del rischio a questo punto mette in gioco tutto il lavoro alzando il fuoco a manetta e rigirando come un forsennato..le crosticine che di continuo vengono staccate dal fondo della terrina danno un sapore inarrivabile al tutto Per citare Alessi re (e forse ultimo!) degli osti Fiorentini: E’ la lotta titanica col fuoco adesso quella per strappargli le sue qualità divine (novelli Prometeo) e donarle all’uomo mediante appunto questa ulteriore rosolatura: pochi minuti ma micidiali; rigirare raschiare contendere esporre al pericolo provocare il fuoco che irato cercherà di ghermire la preda! Pochi minuti e via con la crosticina in fondo ad impreziosire con l’esaltazione massima dei sapori realmente”forgiati” dl fuoco: nei piatti con l’ olio ed una macinata di pepe.
Categoria : Primo Ingrediente Principale : Fagioli Bianchi
INGREDIENTI 300 G Fagioli Bianchi200 G Pomodori Pelati3 Mazzo Cavolo Nero1/3 Cavolo Verzotto500 G Pane Toscano Cotto A Legna1 Cipolla Grande Sedano Carota Prezzemolo Olio D’oliva Extra-vergine2 Zucchine5 Spicchi Aglio2 Rametti Salvia1 Rametto Rosmarino Sale Pepe Timo Peperoncino Luogo: Toscana. Luogo: Firenze.
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