VICENZA CALCIO
Il VicenzaCalcio, per i risultati sportivi, è la
tredicesima squadra italiana di calcio di tutti i
tempi, prendendo come termine di riferimento il
numero di campionati giocati in serie A. L'A.C.
Vicenza nasce ufficialmente il 9 marzo 1902 ed il
primo presidente è il professore Tito Buy. Sino al
1923 il Vicenza partecipa al campionato dell'Italia
settentrionale, navigando tra seconda e terza
divisione. Negli anni 30-40 con la riforma dei
campionati, la formazione biancorossa milita fino al
1939 in serie C, conquistando la promozione grazie
ai gol di Pietro Spinato e poi nel 1943 arriva
l'approdo in serie A, grazie alle 21 reti di Bruno
Quaresima e al talento a centrocampo di Alfonso
Santagiuliana. I biancorossi vi restano cinque anni.
Il 4 maggio 1949 nella tragedia di Superga perde la
vita Romeo Menti, ex biancorosso alla cui memoria
viene intitolato lo stadio. Nel 1953 la vecchia
squadra diventa Lanerossi Vicenza, primo esempio
rivoluzionario di proprietà di una società sportiva
da parte di un gruppo industriale. Sono gli anni
1953-1955 nei quali il Vicenza vince il Torneo di
Viareggio, massima competizione mondiale a livello
giovanile con alla guida della squadra Berto Menti.
Nel 1955 il Vicenza riconquista la serie A con una
formazione che annoverava tra gli altri Azeglio
Vicini e Sergio Campana. È l'inizio di quel
ventennio consecutivo nella massima divisione che
regalò a Vicenza il soprannome di "provinciale di
lusso". Nelle stagioni 1962-63 e 63-64 il Vicenza
chiude rispettivamente al settimo e sesto posto
della classifica, ritagliandosi un ruolo da
protagonista nella serie A grazie alle reti di Luis
Vinicio, un brasiliano che in 5 campionati mise a
segno 69 reti diventando uno degli idoli della
tifoseria. Nel 1967 il Vicenza diventa una società
per azioni. Dopo quattro anni il Vicenza nella
stagione 1974-75 retrocede in serie B. Qui però si
apre una delle parentesi più gloriose della storia
biancorossa. Sotto la sapiente guida dell'allenatore
G. B. Fabbri l'anno dopo i biancorossi tornano in
serie A e nella straordinaria stagione 1977-78
sfiorano addirittura lo scudetto piazzandosi al
secondo posto dopo la Juventus. Una squadra che
raccoglie applausi in tutta Italia e che ha l'uomo
simbolo in Paolo Rossi, che vince la classifica dei
cannonieri conquistando la maglia azzurra. La prima
esperienza in Europa del Vicenza si conclude al
primo turno con l'eliminazione adopera del Dukla di
Praga. Ma il bel giocattolo si rompe in fretta e
l'anno successivo retrocede in serie B. Il Vicenza
imbocca un tunnel scurissimo con la retrocessione in
serie C nella stagione 80/81. La rinascita comincia
nel 1983-84 con alla guida l'allenatore Bruno Giorgi,
che in tre anni prima conquista un terzo posto in C,
poi guadagna la promozione in B con uno spareggio
vinto con il Piacenza. In questi anni debutta
anche un ragazzino cresciuto che farà molto parlare
di sé, e che risponde al nome di Roberto Baggio.
Complessivamente Baggio giocherà nel Vicenza 36
partite mettendo a segno 13 reti. Nell'anno seguente
nella stagione 1985-86 è serie A. Ma quattro
tesserati vengono coinvolti in un'inchiesta sul
totonero e alla società viene tolta la promozione.
Il contraccolpo è forte e l'anno dopo il Vicenza
scivola nuovamente in C, evitando l'anno dopo
addirittura la C2 con lo spareggio contro il Prato.
È il 1989 e si è aperto un nuovo ciclo con
l'ingresso della famiglia Dalle Carbonare. Dopo un
anno turbolento il Vicenza si affida all'esperto
Renzo Ulivieri. Basta una sola stagione di
transizione, chiusa al quarto posto, per porre le
basi della riscossa nel 92/93, dopo sei anni in
serie C, il Vicenza torna nel calcio che conta.
L'esperienza del tecnico toscano si chiude in serie
B con una salvezza raggiunta senza patemi. Nella
stagione successiva la dirigenza decide di puntare
sulla vecchia guardia e Francesco Guidolin, un
tecnico emergente. Sconfessando tutti i pronostici
degli addetti ai lavori, il Vicenza conquista una
incredibile promozione in serie A facendo del gioco
offensivo e della velocità le sue armi. Decisivo il
suo bomber Murgita che segna venti reti nel girone
di ritorno. Decretata come già retrocessa da tutta
la stampa nazionale, la formazione biancorossa,
arricchita dai tre stranieri Bjorklund, Mendez e
Otero e dai giovani Maini e Ambrosetti disputa una
stagione fantastica, chiusa al nono posto. La
stagione 1996/97 resterà per sempre nella storia del
Vicenza per due eventi assolutamente strepitosi: il
raggiungimento il 24 novembre 1996, della vetta
solitaria del campionato di serie A e la conquista
il 29 maggio 1997 della Coppa Italia contro il
Napoli ai supplementari, massimo traguardo sportivo
mai raggiunto dalla società. Oltre al successo di
coppa non va dimenticato l'ottavo posto in
campionato che migliora il dato precedente. Il terzo
anno successivo in serie A viene affrontato senza
uomini-cardine come Lopez, Sartor, Maini e Murgita,
rimpiazzati da un mix di giovani e giocatori da
rilanciare. È la stagione che sarà ricordata per la
splendida cavalcata europea in Coppa delle Coppe,
dove il Vicenza si ferma ad un passo dalla
finalissima battuto dal Chelsea di Vialli e Zola.
Luiso finisce sul trono dei capocannonieri, in
campionato il cammino è più arduo e la salvezza
viene raggiunta ad paio di giornate dal termine. Si
chiude così l'era Guidolin, caratterizzata da
quattro anni di straordinari successi ed il futuro
si apre ora con l'arrivo di Franco Colomba, uno dei
tecnici emergenti della cadetteria. Nella stagione
1998-99, sotto la guida di Franco Colomba, arriva la
retrocessione in serie B, nonostante l'arrivo di
mister Reja. Ma il torneo cadetto della stagione
successiva è solo una parentesi, il Vicenza vince il
campionato e torna nuovamente in serie A. Nella
stagione 2000-01, i ragazzi guidati da Reja
affrontano la massima serie con le forti motivazioni
che hanno sempre caratterizzato la gloriosa casacca
biancorossa. La serie A dura solo un anno e poi il
Vicenza torna a disputare anonimi campionati di
Serie B, arrivando a perdere lo spareggio salvezza
con la Triestina nel 2005, venendo tuttavia
ripescato. La squadra ha ottenuto la salvezza e la
permanenza nel campionato di Serie B per la stagione
successiva. La stagione 2006-2007 porterà come
novità un ritorno all'antico, sulla maglia tornerà
la "R" simbolo della Lanerossi, ma un
brutto finale di campionato porta la squadra a
lottare per i play out retrocessione, trovando la
salvezza all'ultima giornata. DATI SOCIETARI E
STATISTICHE
Nome: Vicenza
Nome esteso: Vicenza Calcio
Anno di fondazione: 1902
Città: Vicenza
Indirizzo: Via Schio n.21
Telefono: 0444.504444
Fax: 0444.544764
Web:
www.vicenza.com
Colori sociali: Bianco Rosso
Stadio: Romeo Menti (20.920 posti)
Trofei nazionali: 1 Coppa Italia
Trofei Internazionali: 0
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