INTRODUZIONE
Il fondo pensione serve per
costruirsi una pensione
integrativa privata: così
facendo avrete due pensioni:
quella pubblica e quella
privata. Costruirsi una
pensione privata aggiuntiva
oggi è essenziale, a causa
dei continui tagli alle
pensioni INPS, che
sicuramente continueranno
anche nei prossimi decenni
per far fronte al deficit
pubblico dello stato
italiano. Le persone con il
maggiore bisogno di farsi
una pensione integrativa
sono quindi i giovani, cui
la pensione INPS offre poche
garanzie. Lo Stato,
consapevole di questo,
incentiva la costituzione di
fondi pensione attraverso
benefici fiscali per gli
aderenti.
IL FUNZIONAMENTO DEL
FONDO PENSIONE
Il fondo pensione raccoglie
i versamenti periodici di
ogni aderente, investendoli
secondo il mandato.
Di norma un fondo pensione
prevede diverse linee di
investimento (con diverso
peso della componente
azionaria; etiche o meno; a
capitale garantito) e
l'aderente può scegliere a
che linea aderire e,
periodicamente, può mutare
linea di investimento (ad
esempio riducendo il rischio
man mano che invecchia).
Quando il lavoratore
aderente al fondo pensione
va in pensione, il fondo
calcola il montante maturato
(versamenti negli anni più
interessi maturati, a
seconda della linea di
investimento scelta). A
questo punto il lavoratore
può scegliere se convertire
il montante interamente in
rendita (la pensione
integrativa, che dipenderà
dal montante maturato e
dall'età del lavoratore)
oppure prendere parte in
capitale e parte in rendita.
TIPI DI FONDI PENSIONE
Esistono fondi aperti chiusi
( o di categoria; solo gli
addetti di un certo settore
possono aderire, come il
fondo Cometa per i
metalmeccanici) e fondi
aperti (aperti a tutti, di
solito di emanazione
bancaria).
BENEFICI
FISCALI
Lo stato, al fine di
incentivare l'utilizzo di
questi strumenti, prevede
alcuni incentivi di
carattere fiscale: l'importo
versato a queste forme
previdenziali può essere
portato in deduzione del
reddito imponibile, con il
limite del 12% del reddito e
in ogni caso per massimi
5.165 euro annui.
Quindi sui conferimenti a
fondi pensione si ottiene
l'esenzione dall'imposta sui
redditi. In ogni caso, il
pagamento dell'imposta sui
redditi accantonati nel
fondo pensione non è
annullato ma solo
posticipato: l'imposta sarà
pagata nel momento in cui il
risparmiatore percepirà la
rendita (cioè quando andrà
in pensione). Il vantaggio
fiscale è quindi di due
tipi:
• Posticipo il pagamento delle
imposte (anche di 30 anni se
la previdenza integrativa è
attivata a circa 30 anni di
età)
• Pago meno irpef, in quanto
risparmio oggi l'aliquota
marginale e pago tra x anni
una aliquota media.
Per i dipendenti la
deducibilità dei
conferimenti annui dal
reddito imponibile dipende
dalla presenza del fondo di
categoria e dal conferimento
alla previdenza integrativa
di almeno parte del TFR.
L'altro beneficio fiscale
per i fondi pensione è dato
dalla tassazione degli
interessi maturati, colpiti
da un'imposta dell'11%
invece che dall'imposta
normalmente applicata alle
rendite finanziarie, pari al
12,50%.
In ogni caso per chiarimenti
sulla deducibilità fiscale è
meglio rivolgersi al proprio
commercialista o al proprio
CAF (fermo restando che al
momento della prestazione
l'imposta sui redditi, anche
se in forma ridotta, viene
pagata: se chi propone la
previdenza integrativa non
lo dice, o peggio lo nega, è
non preparato o in mala
fede).
PIANI INDIVIDUALI DI
PREVIDENZA (P.I.P)
I PIP (piani individuali
pensionistici) sono polizze
assicurative con finalità di
integrazione alla pensione.
Come ogni polizza, hanno un
caricamento sui premi
versati, capitale garantito
e rendimento minimo
garantito. Bisogna fare
attenzione all'ammontare del
caricamento (in quanto sono
spese pure). Lo stato, al
fine di incentivare
l'utilizzo di questi
strumenti, prevede alcuni
incentivi di carattere
fiscale: l'importo versato a
queste forme previdenziali
può essere portato in
deduzione del reddito
imponibile, con il limite
del 12% del reddito e in
ogni caso per massimi 5.165
euro annui. Quindi sui
conferimenti a fondi
pensione e PIP si ottiene
l'esenzione dall'imposta sui
redditi. In ogni caso, il
pagamento dell'imposta sui
redditi non è annullato ma
solo posticipato:l'imposta
sarà pagata nel momento in
cui il risparmiatore
percepirà la rendita.
Fonte:
www.investimenti.it
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