REGIONE BASILICATA
La Basilicata, chiamata anche Lucania, è una regione
dell'Italia meridionale di 0,6 milioni di abitanti,
con capoluogo Potenza. Confina a sud est con il Mar
Ionio, a est con la Puglia, a ovest con la Campania,
a sud ovest con il Mar Tirreno e a sud con la
Calabria. Basilicata magica ed ermetica, terra di
luce e di argilla, di boschi e di montagne, che ci
porta dentro senza neppure saperlo, negli anni della
diaspora, nel desiderio del ritorno. Terra anche di
contrasti e di allegorie, dove i riti magici di
origine pagana, versati da secoli nel credo della
religione cristiana, hanno prodotto una cultura
mistica particolarmente viva e pregnante, che rende
l'etnologo non ricercatore del passato ma cronista
del presente. E al piede di queste montagne
solitarie due mari, il Tirreno e lo Ionio,
forniscono l'immagine classica delle migliori zone
costiere italiane. Basti pensare a Maratea, la
finestra lucana sul mare di occidente, che promette
tra le sue innumerevoli piccole spiagge coronate
dagli scogli, tranquillità e riservatezza. E a pochi
passi dallo Ionio, invece, i "Sassi", definiti in
modo così essenziale e scarno, raccontano
l'antichissima vita contadina e ne costituiscono una
struttura tra le più antiche ed originali. È una
piccola terra, oltretutto tra le meno densamente
popolate d'Italia, eppure è abitata da vari gruppi
etnici come quello albanese, che hanno fatto di un
territorio povero da millenni, e per secoli alla
periferia dei principali avvenimenti storici, uno
scudo per la propria sopravvivenza. Oggi, che la
nuova aggressione della vita moderna si sta
rapidamente estendendo e restringe sempre più gli
ancestrali modelli della vita agreste, la Basilicata
"regge" ancora in molte zone a questa poderosa
spinta e conserva valori, tradizioni e costumi
offrendoli al visitatore in modo discreto e
schietto. Ecco perché conoscere la Basilicata
rappresenta oggi realmente un'esperienza unica e
bellissima. E quando da ogni parte si parla di
natura incontaminata, di grandi spazi aperti e si
portano a paragone i Paesi stranieri, non si deve
dimenticare che anche nel Meridione italiano c'è una
regione che può offrire a piene mani tutto questo. E
in più l'idea precisa della propria storia.
DATI STATISTICI
Stato: Italia
Zona: Italia Meridionale
Capoluogo: Potenza (PZ)
Superficie: 9.992 km²
Montagna: 46,9%
Collina: 45,1%
Pianura: 8,0%
Abitanti: 595.727
Maschi: 293.001
Femmine: 302.726
Densità: 60 ab./km²
Province: Matera, Potenza
Numero Comuni: 131
Codice Istat: 17
Sigla Regione: BAS
Territorio:
Mappa Basilicata
Sito ufficiale:
Regione Basilicata
Email ufficiale:
redazione@basilicatanet.it
STORIA
Dai Bizantini ai Normanni la regione passa da popolo
a popolo. Nel XII secolo giunsero gli Svevi, poi fu
la volta degli Angioini. Nel Settecento, dopo la
morte di Carlo II di Spagna, il Regno di Napoli
passò ai Borboni, che lo tennero fino al 1799,
quando, in conseguenza della rivoluzione francese e
delle conquiste napoleoniche, sorse la Repubblica
Partenopea. Nel 1861 la Basilicata entrò a far parte
del Regno d'Italia.
ECONOMIA
Nelle zone interne è sviluppata la coltura
cerealicola: frumento, granoturco, orzo e avena, di
cui la regione è la maggior produttrice nazionale.
Vicino al mare sorgono dei vigneti e le piantagioni
di alberi da frutto: susine, peschi, pere, kiwi e
agrumeti. L’allevamento di ovini, suini, caprini è
abbastanza sviluppato mentre quello dei bovini è
meno importante. A Potenza ci sono degli
stabilimenti chimici mentre nella valle del Basento
ci sono impianti di produzione tessile. L’industria
della regione è basata sulle attività di piccole e
medie imprese: industrie alimentari (oleifici,
aziende vinicole, pastifici), industrie tessili ed
industrie della lavorazione del marmo. La pesca è
abbastanza sviluppata sia sul litorale ionico che su
quello tirrenico. Il turismo è in sviluppo su
entrambe le coste. La regione è ricchissima di
idrocarburi, particolarmente metano e petrolio. È
ancora oggi tra le regioni più povere d'Italia.
AMBIENTE
La vegetazione naturale si presenta ovunque
degradata; i boschi coprono il 19% della superficie
regionale. La macchia mediterranea e i pascoli sono
impoveriti e intaccati dalle erosioni. Impianti di
pini fissano oggi in parte le dune litoranee dello
Ionio. Di particolare interesse è tuttavia la zona
del Pollino, in cui, man mano che aumenta
l'altitudine, si può ammirare un succedersi molto
vario e ben preciso di associazioni vegetali. Così
ai cerri, agli aceri, ai carpini del piano
submontano seguono, a cominciare dai 1300 m di
quota, i faggi, sia con faggete pure, sia mescolati
ad abeti bianchi; la fascia dei faggi raggiunge in
pratica la sommità del massiccio, dove si insedia il
maestoso pino laricio, caratteristica specie locale.
Molto depauperata è la fauna; si hanno ancora, ma in
pochi esemplari, lupi, cinghiali, lepri e volpi e,
tra gli uccelli, alcuni rapaci (sparvieri, falchi).
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