REGIONE EMILIA ROMAGNA
L'Emilia-Romagna è una regione dell'Italia
settentrionale di 4 milioni di abitanti, con
capoluogo Bologna. Confina a est con il Mar
Adriatico, a nord con il Veneto e la Lombardia, a
ovest con il Piemonte e la Liguria, a sud con la
Toscana, le Marche nonché la repubblica di San
Marino. Essa è composta dall'unione di due regioni
storiche, l'Emilia, che comprende le provincie di
Piacenza, Parma, Reggio, Modena, Ferrara e parte
della provincia di Bologna con il capoluogo, e la
Romagna con le rimanenti provincie di Ravenna,
Rimini, Forli - Cesena e la parte orientale della
provincia di Bologna. La Romagna storica comprende
peraltro territori nelle Marche e in Toscana. La
doppia denominazione di Emilia Romagna evidenzia
l'esistenza di due entità territoriali distinte che
gli eventi storici hanno separato per secoli;
tuttavia a differenza delle altre regioni italiane
con doppia denominazione, cioè il Trentino Alto
Adige e il Friuli Venezia Giulia la regione ha
caratteristiche unitarie. L'Emilia deriva il suo
nome dall'antica strada romana, la via Emilia
appunto, realizzata nel II secolo a.C. dal console
Marco Emilio Lepido, che collegava e collega tuttora
Rimini a Piacenza, cioè l'Adriatico con la Pianura
Padana; essa mette inoltre in comunicazione Forlì,
Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma,
complessivamente ben sette degli odierni nove
capoluoghi di provincia, e sin dall'antichità è
sempre stata una delle più importanti arterie
stradali d'Italia.
DATI STATISTICI
Stato: Italia
Zona: Italia settentrionale
Capoluogo: Bologna
Superficie: 22.123 km²
Montagna: 25,1%
Collina: 27,1%
Pianura: 47,8%
Abitanti: 3.960.549
Maschi 1.916.091
Femmine 2.044.458
Densità: 181 ab./km²
Province: Bologna, Ferrara, Forlì Cesena, Modena,
Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini
Numero Comuni: 341
Codice Istat: 08
Sigla Regione: EMR
Territorio:
Mappa Emilia Romagna
Sito ufficiale::
Regione Emilia Romagna
Email ufficiale:
urp@regione.emilia-romagna.it
STORIA
L'identità etno-culturale della Romagna è sempre
stata forte mentre per l'Emilia la questione è
controversa. Infatti, a partire dal 568 d.C. (anno
dell'arrivo dei Longobardi nella Pianura Padana)
fino al 1859, questo territorio si è chiamato
Lombardia (o Longobardìa, in contrapposizione a
Romanìa, l'odierna Romagna); i suoi abitanti erano
definiti Lombardi. È vero però che questa
definizione fu imposta dai Longobardi dopo aver
invaso parte del territorio della regione romana
composta dalle città di Forum Livii (Forlì), Forum
Cornelii (Imola), Faventia (Faenza), Bononia
(Bologna), Mutina (Modena), Regium (Reggio Emilia),
ovvero l'VIII regione di Augusto, denominata appunto
Emilia. Al momento dell'invasione franco-piemontese,
per evitare la costituzione di un blocco lombardo
troppo potente, i sabaudi crearono ex-nihlo il
concetto di "Emilia" (riesumando per l'occasione il
nome dell'antica regione augustea). Questo comportò
il cambiamento di diversi toponimi. Ad esempio,
Reggio Emilia, prima dell'Unità d'Italia era
chiamata sempilcemente Reggio o, anche Reggio di
Lombardia.
AMBIENTE
La vegetazione originaria è quasi ovunque scomparsa.
Dei boschi di pianura sopravvive solo quello già
ricordato della Mésola, formazione litoranea di
lecci e pini. Sui rilievi prevalgono i castagneti,
ma si tratta in genere di boschi molto degradati,
inframmezzati da sterpaglie e arbusteti. A sud di
Ravenna, in particolar modo attorno a Cervia, si
hanno belle pinete, per gran parte dovute a
impianto; sempre opera dell'uomo sono i boschi di
conifere di Séstola (in provincia di Modena) e di
altre località turistiche dell'Appennino. Anche la
fauna originaria è scomparsa quasi ovunque; la
pianura è ormai pressoché solo destinata
all'allevamento (si ricordano i rari esemplari di
cervi che popolano il bosco della Mésola), mentre la
montagna è priva di aree protette, che in altre
regioni appenniniche (l'Abruzzo, ad esempio) hanno
consentito la sopravvivenza di specie
caratteristiche. Anche se ridotte a circa 100 km, le
Valli di Comacchio restano l'unica zona
naturalistica di interesse. Vi crescono canneti e
specie vegetali resistenti all'acqua e alla
salsedine, dove trovano un habitat particolarmente
favorevole anguille, cefali e altri pesci, e
soprattutto gli uccelli acquatici, come germani,
folaghe, rondini di mare.
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